Pap-Test
Il test di Papanicolaou noto ai più come “pap-test” rappresenta il più usato esame di screening nella prevenzione delle malattie a carico dell’apparato genitale femminile (infezioni batteriche e micotiche oltre che alcuni tipi di tumori, per lo più legati al collo dell’utero).
L’esame individua tempestivamente eventuali alterazioni delle cellule del collo dell’utero e della cervice ed ha una affidabilità del 60/70% dei casi, infatti possono verificarsi dei falsi negativi e dei falsi positivi. Qualora il pap-test risulti positivo va seguito da esami più specifici ed approfonditi, quali la colposcopia e la biopsia.
Purtroppo non sempre le donne comprendono l’importanza di sottoporsi periodicamente (ogni 12/18 mesi) a questo semplicissimo e per nulla invasivo esame, al quale si raccomanda di sottoporsi a partire dal 25 anni di età.
Il test si svolge prelevando delle cellule dal collo dell’utero attraverso una spatola dalla forma anatomica della cervice (che viene introdotta all’interno facendola ruotare per prelevare le cellule dall’esocervice) e un tampone cervicale (serve invece per prelevare le cellule dell’endocervice). Successivamente le cellule vengono analizzate in laboratorio e strisciate su un vetrino ed analizzate al microscopio.
Ci sono delle condizioni a cui è necessario attenersi prima di eseguire un pap-test: non devono verificarsi le mestruazioni, non bisogna usare 48 ore prima lavande, ovuli o candelette vaginali, occorre astenersi dai rapporti sessuali 24/48 ore prima. Ovviamente l’esame è talmente semplice e per nulla invasivo che può essere tranquillamente eseguito anche nel corso di una gravidanza se si rende necessaria un’indagine in caso di presunte infezioni.