Clamidia albicans
Clamidia albicans, le informazioni sulla malattia e trasmissione
La clamidia è una malattia a trasmissione sessuale molto diffusa causata da un batterio denominato “clamydia trachomatis”. Utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali riduce drasticamente il contagio e la proliferazione di questa fastidiosa infezione.
I sintomi specifici purtroppo non fanno subito pensare che si tratti di clamidia in quanto sono abbastanza comuni con altra infezioni vaginali, tra le quali la gonorrea (spesso si tende a confonderle e ad attuare cure farmacologiche valide sia per una che per l’altra infezione).
Sintomi Clamidia albicans
I segnali che compaiono infatti sono bruciore durante la minzione,dolore durante i rapporti sessuali, irritazioni a carico della vagina, perdite biancastre, perdite ematiche post e pre ciclo, dolori al basso ventre in direzione del pube. Solo un’accurata visita medica associata ad esami specifici possono distinguere la clamidia da altre infezioni vaginali e permettere quindi una cura mirata. La clamidia una volta individuata va combattuta immediatamente perché una sua degenerazione può portare a gravi conseguenze a carico delle tube di Falloppio, compromettendo la fertilità della donna. Possono sopravvenire anche infezioni al collo dell’utero, alla vagina e alle ovaie.
Clamidia albicans nell’uomo
La cura va fatta eseguire a scopo precauzionale anche al partner della persona infetta; l’uomo infatti se contrae la clamidia può andare incontro a problemi anche gravi a carico dei testicoli, con conseguente infertilità.
Trattamento Clamidia Albicans
La cura è esclusivamente su base antibiotica e va eseguita per circa dieci giorni.
Sono possibili delle recidive. Il contagio può avvenire anche da madre a figlio nel momento del parto, quindi se la donna in gravidanza è affetta da clamidia è auspicabile un parto cesareo per evitare complicanze gravi al neonato che potrebbe sviluppare infezioni ai polmoni e agli occhi.